Guapeza valenciana


 Parte 33

El pequeño lo alcanzó sacando de entre las sábanas sus brazos enflaquecidos, ahogando con penosos estertores el dolor que sentía en las llagadas entrañas al incorporarse.
-¡La orella! ... ¡La orella d’eixe lladre!*
Rechinaron los dientes con los dos fuertes mordiscos que dió al asqueroso cartílago, y sus hermanos, sonriendo complacidos al comprender hasta dónde llegaba la furia de su cachorro, tuvieron que arrebatarle la oreja de Pepet para que no la devorase.
Il piccolo estrasse qualcosa dal fazzoletto con il suo braccio smagrito e quando si accorse di che cosa fosse, percepì dentro di sè il dolore lancinante delle ferite che sentiva.
L’orecchio!...L’orecchio di quel bastardo!
I suoi denti stridettero sotto i feroci morsi che lui inflisse a quel disgustoso pezzo di cartilagine; i suoi fratelli ridevano soddisfatti, appena compresero che la rabbia del loro fratello più piccolo andava ormai a perdersi. Dovettero portargli via l’orecchio di Pepet prima che lui lo divorasse.

¡La orella! ... ¡La orella d’eixe lladre!* = La oreja!... La oreja de ese ladrón!


Vocaboli 
la sábana = il fazzoletto
enflaquecido = smagrito
penoso = doloroso
el estertor = la fitta
la llagada = la ferita
rechinar = stridere
el cartílago= la cartilagine
el cachorro = il cucciolo di cane (in auesto caso : "fratello minore")
arrebatar = portar via







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