El rayo de Luna (Il raggio di luna) - Parte quinta




  Parte 31

testo spagnolo  español Testo italiano 

Verdad es que ya he recorrido inútilmente todas las calles de Soria; que he pasado noches y noches al sereno, hecho poste de una esquina; que he gastado más de veinte doblas en oro en hacer charlar a dueñas y escuderos; que he dado agua bendita en San Nicolás a una vieja, arrebujada con tal arte en su manto de anascote, que se me figuró una deidad; y al salir de la Colegiata una noche de maitines, he seguido como un tonto la litera del arcediano, creyendo que el extremo de sus holapandas era el del traje de mi desconocida; pero no importa... yo la he de encontrar, y la gloria de poseerla excederá seguramente al trabajo de buscarla.

"È vero che ho persorso inutilmente tutte le strade di Soria; che ho passato inutilmente notti e notti al sereno, piantato a una cantonata; che ho speso più di venti doppie d'oro per far parlare scudieri e governanti; che ho porto l'acqua benedetta in San Nicola a una vecchia, così ben imbacuccata nel suo mantello di rascia, che mi sembro una divinità; e, all'uscire dalla Collegiata, una notte di mattutino, ho seguito come uno scemo la portinaia di un arcidiacono, credendo che l'orlo della sua zimarra fosse il vestito della mia sconosciuta, ma non importa... io la devo trovare, e la gioia di possederla sarà certo più grande della fatica di cercarla."


Vocaboli 
al sereno = al sereno (notte passata all'aperto)
arrebujado = imbacuccato
la Colegiata = la Collegiata (chiesa con un collegio di canonici)
los maitines = le mattine
la litera = la portinaia
el arcediano = l'arcidiacono
anascote = rascia (panno di lana grezza)






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